6,5 miglia a nord di Dover, in un tratto di terra di 13 acri noto come Mockingbird Hill, in una residenza costruita con due case mobili di vecchio modello unite per formare un'unica grande casa, nessuna delle quali ha un telefono né un impianto idraulico interno, circondata da una recinzione di fortuna alta fino a 10 piedi, vive Ronald Gene Simmons, un militare in pensione di 47 anni.
Simmons è sposato con Bersabe Rebecca "Becky" Ulibarri. I due hanno sette bambini.
Dopo il suo ritiro dal servizio militare, nel 1979, Simmons è stato accusato dal Dipartimento dei Servizi Umani di Cloudcroft, New Mexico di aver generato un figlio con la sua figlia 17enne, Sheila, di cui ha abusato sessualmente.
Temendo l'arresto, Simmons è fuggito dal New Mexico con la sua famiglia alla fine del 1981, prima a Ward, in Arkansas, nella contea di Lonoke, e poi a Dover, in Arkansas, nella contea di Pope nell'estate del 1983.
Dopo numerose segnalazioni di tentate molestie sessuali, Simmons ha dovuto lasciare i suoi precedenti impieghi e ha lavorato presso un Sinclair Mini Mart per circa un anno e mezzo prima di smettere il 18 dicembre 1987.
La mattina del 22 dicembre esplode la furia omicida.
Simmons uccide prima sua moglie Rebecca e il figlio maggiore Gene, sparandogli con una pistola calibro 22, poi strangola sua nipote Barbara di tre anni.
Simmons scarica i corpi in un pozzo nero che aveva fatto scavare ai suoi figli in precedenza.
Simmons quindi aspetta che gli altri suoi figli tornino a casa. Quando arrivano gli dice che ha dei regali per loro, ma che vuole darglieli uno alla volta.
Prima uccide Loretta, 17 anni, strangolandola e tenendola sott'acqua in un barile. Poi uccide gli altri tre bambini, Eddy, Marianne e Becky, nello stesso modo.
26 Dicembre 1987
Intorno a metà giornata, i restanti membri della famiglia arrivano per la loro visita di Natale.
Simmons spara mortalmente a suo figlio Billy e a sua moglie Renata. Poi strangola e annega il loro figlio di 20 mesi, Trae.
Poi spara e uccide la sua figlia maggiore, Sheila (di cui aveva abusato sessualmente), e suo marito, Dennis McNulty.
Poi strangola la figlia avuta da Sheila, Sylvia Gail, di sette anni e infine suo nipote Michael di 21 mesi.
Simmons dispone tutti i corpi in file ordinate nel salone. Tutti i cadaveri sono ricoperti di cappotti tranne quello di Sheila, coperta dalla migliore tovaglia di Rebecca Simmons.
Simmons mette i corpi dei due nipoti, avvolti in teli di plastica, in due auto abbandonate. Dopo se ne va a bere qualcosa in un bar locale.
Quando torna a casa, ignorando i cadaveri allineati intorno a lui, trascorre il resto della serata e il giorno successivo bevendo birra e guardando la televisione.
28 Dicembre 1987
Di mattina, Simmons va in macchina a Russellville.
Entra in uno studio legale e uccide la receptionist, una giovane donna di nome Kathy Kendrick. Simmons era stato infatuato di Kendrick, ma lei lo aveva rifiutato.
Poi va all'ufficio di una compagnia petrolifera, spara e uccide J.D. Chaffin e ferisce il proprietario, Rusty Taylor.
Poi si reca in un minimarket dove aveva precedentemente lavorato, spara e ferisce altre due persone.
Infine, va all'ufficio della Woodline Motor Freight Company, dove spara e ferisce una donna.
Poi si siede a chiacchierare con una delle segretarie mentre aspetta l'arrivo della polizia a cui consegna la pistola e si arrende senza alcuna resistenza.
Simmons è stato accusato di 16 capi di omicidio e condannato a morte. Si è rifiutato di presentare ricorso.
Il 31 maggio 1990, il governatore dell'Arkansas Bill Clinton firma il mandato di esecuzione. Simmons muore il 25 giugno dopo un'iniezione letale. Nessuno dei suoi parenti sopravvissuti ha reclamato il corpo.
SIGLA
Verso le 5 del pomeriggio una chiamata avverte la polizia di un possibile caso di omicidio.
Gli agenti si precipitano in una casa ad Atkins ma è troppo tardi. Trovano 5 cadaveri: Danielle Collins, 7 anni, Levenah Countryman, 10, Abigail Heflin, 12, Jaquita Chase, 31, Patricia Patrick, 61.
Jaquita Chase ha sparato a sua madre, ai suoi tre bambini, poi ha puntato la pistola su se stessa.
Sconosciuto il movente.
In passato è stata arrestata più volte: per taccheggio in un negozio Walmart a Conway nel 2017, accusata di furto e possesso di droga. Si è dichiarata colpevole dell'accusa di furto ed è stata condannata a due anni di libertà vigilata.
Nel 2018 è stata arrestata dopo aver tentato di salire su un'auto a Dover.
Nel luglio 2018, quando Dustan Countryman, il padre di Levenah, si è rivolto al tribunale chiedendo la custodia della figlia, ha citato l'uso di droga da parte della madre. La madre di Jaquita, Patricia Patrick, è intervenuta facendosi nominare tutrice di Levenah e le sue due sorelle, Abigail e Danielle.
Il giudice Gordon McCain ha detto: "La corte ritiene Jaquita Chase un genitore non idoneo in base a quanto segue: il suo test antidroga è risultato positivo alle metanfetamine e a farmaci da prescrizione, non ha una residenza, non ha un impiego e continua a commettere atti criminali".
La custodia di Levenah successivamente è stata data al padre. Ma non è stato sufficiente a salvarla dalla furia omicida della madre.
“Mi dispiace così tanto Brian. Non sono abbastanza forte per te o per questa famiglia. Mi dispiace per il mio crimine malvagio. Non sono abbastanza forte per combattere questi demoni. Snap. Crunch, Boom. Sono così depressa. Cuore insensibile. Anima completamente distrutta. Mi dispiace di averti deluso. Mi dispiace di aver deluso i nostri bei ragazzi. Mi dispiace tanto di non essere stata abbastanza forte. O.A.M.”.
Alle 11:20 la polizia arriva al numero 34 di Murray Street nel sobborgo di Cairns.
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